gioia
Il Signore è vicino!
“La gioia del Signore è la vostra forza” (Neemia 8,10)
Madeleine Delbrêl
Una voce! Il mio diletto!
(Lc 1,39-56)
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
(Ct 2, 8-14)
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
“Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro”.
Quando i sogni si avverano
Agosto 2002
Febbraio 2011
Ora sei diventato un vero lupetto.
AUGURI GIOVANNI!
Radici
Volevamo riunirci domani in campagna, i sopravvissuti di una numerosa quanto unita famiglia.
La presenza inaspettata di una cugina che vive a Roma, ci aveva dato la giusta motivazione, anche se l'ultima rimpatriata risale a Pasqua dello scorso anno in occasione del matrimonio della figlia di mia sorella.
Certo che quella di ora era una riunione mortificata, perchè mancava mia sorella con la sua famiglia che vive a Milano.
Quest'anno, però, non è venuta in vacanza per via della suocera che, in occasione di una visita ai figli che vivono lì, si è ammalata e non è potuta tornare qui, dove ha la casa.
La notizia della morte di nonna Luigina, questo è il nome con cui la chiamavamo tutti, grandi e piccini, non ci ha colto impreparati, ma mai avremmo immaginato che domani la rimpatriata l'avremmo fatta in chiesa, al suo funerale.
Alle 16,30 ci saremo tutti, per fare memoria insieme al Signore delle nostre radici comuni.
L'anima mia magnifica il Signore
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Un grazie di cuore a Riccardo Paracchini che è riuscito ad isolare questa immagine dallo sfondo . Non pensavo fosse possibile. Da quando questa statua è arrivata nella nostra chiesa, ho fatto innumerevoli foto perchè non si vedesse il bassorilievo retrostante, raffigurante un Cristo brutto, dal volto cattivo.
Di nuovo Grazie!