L'olivo

Si può essere tristi per un olivo che viene abbattuto?
Non pensavo che mi facesse così male vedere la pianta, sotto la cui ombra ci siamo rifugiati per tanti anni, cadere ingloriosamente sotto i colpi di una ruspa inclemente.
Ha dovuto fare spazio alle macchine che nel frattempo sono aumentate.
Al suo posto sorgeranno garages .
36 anni fa, quando fu costruita la casa, l'unico albero che sopravvisse alle ruspe fu lui, l'olivo, che divenne sempre più rigoglioso a e verdeggiante .
I bambini ci facevano il girotondo, la tana per il nascondino, il campo di prova delle loro prodezze , scalandolo, gettando ai rami e agli uccelli sassi e pigne e nel tempo del raccolto godendo della festa di un copioso raccolto.
Noi mamme e poi nonne, sedute sulle panchine a ridosso, abbiamo intrecciato discorsi e fili di vari colori sulle nostre creazioni d'amore.
Abbiamo vigilato sui nostri bambini insieme all'albero amico, agli uccelli che vi si posavano che con il canto rallegravano l'aria.
Ripenso con nostalgia a quel " Ci può pensare anche il vento" che disse Giovanni, quando la palla s'impigliò nei suoi rami.

 

Avrei…

Questa riflessione non è mia, ma chi me l’ha inviata, sarà contenta di condividerla con tutti i miei amici.

    Avrei parlato di meno e ascoltato di più.

    Avrei invitato amici per cena

    anche se la moquette era macchiata ed il divano scolorito.

    Avrei mangiato il popcorn nel soggiorno "buono" e mi sarei preoccupata di meno della polvere quando qualcuno mi chiedeva di accendere il fuoco nel camino.

    Avrei trascorso più tempo ad ascoltare mio nonno quando raccontava della sua giovinezza.

    Non avrei insistito nell’avere i finestrini dell’auto chiusi durante una bella giornata estiva perché i miei capelli erano già stati stilizzati e laccati.

    Avrei bruciato la candela a forma di rosa prima che si sciogliesse col tempo, naturalmente.

    Mi sarei seduta sul prato con i bambini e non mi sarei preoccupata delle macchie d’erba.

    Avrei pianto e riso di meno quando guardavo la televisione e avrei riso e pianto di più osservando la vita.

    Sarei andata a letto quando ero malata invece di fare finta che il mondo si sarebbe fermato se non ero lì  ? per quel giorno.

    Non avrei comprato qualcosa solo perchè era pratico, non mostrava macchie o era garantito a vita.

    Invece di sperare che i nove mesi di gravidanza finissero presto, ne avrei

    ricordato con dolcezza ogni momento, rendendomi conto che la meraviglia che cresceva dentro di me e’ l’unica occasione nella vita di aiutare Dio in un miracolo.

    Avrei chiamato più spesso gli amici, prima di accorgermi che li avevo già persi… Quando i miei bambini mi baciavano con impeto, non avrei

    risposto:

    "Più tardi adesso lavatevi le mani Per cena".

    Ci sarebbero stati più "Ti amo" e "scusa", ma soprattutto se mi avessero dato un’altra occasione di vivere,

    ne avrei vissuto in pieno ogni momento…

    L’avrei osservata e vista, veramente … vissuta … e non l’avrei mai data indietro.