Perfezione

(Mt 5,38-48)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

L'ossessione del figlio perfetto.
Vita da superbambino di Concita Di Gregorio

 

Il bambino perfetto ha monitorati anche i tempi di digestione. Brevi, perché alle tre comincia l'attività del pomeriggio e non può essere appesantito. Canoa, pentathlon, cinese, violino. Mangia biologico, di preferenza. Non si ammala e se gli capita guarisce subito. E' vaccinato 13 volte nella vita, è sottoposto a cicli di antibiotici almeno quattro volte all'anno. E' sospettato di patologia ad ogni scarto dalla rotta prevista. Tre bambini vivaci su dieci sono sottoposti a test del deficit di attenzione, se faticano ad addormentarsi a luce spenta hanno probabilmente un disturbo del sonno. I distratti e i pigri non esistono più: solo principi di dislessia e specialisti pagati all'uopo per curarli.
I bambini perfetti imparano una lingua prima del compimento del terzo anno di età perché è ormai di conoscenza comune che i neuroni preposti al linguaggio si attivano entro quella data. Vanno dal dentista all'indomani della caduta dei denti di latte, subiscono interventi di correzione del palato 150 volte più di dieci anni fa.

A dodici anni eliminano le orecchie a sventola, un semplice intervento di otoplastica. A quattordici sono a dieta, a diciotto 25 ragazze su cento desiderano modificare (diminuire, assai più spesso aumentare) il seno: dieci lo fanno. Nella fascia d'età elementare alle attività sportive tradizionali, quali il calcio e la danza, si affiancano le nuove discipline: rugby, scherma, golf, canoa (dove c'è acqua, ovviamente, e anche d'inverno). Pentathlon, caldamente consigliato dai pediatri per la completezza e autentico inferno dei genitori: occorrono attrezzature complete da equitazione, fioretto e spada, nuoto oltreché pomeriggi interi a disposizione per l'accompagnamento. La domenica le gare. I tornei in trasferta.
I bambini perfetti sono venuti al mondo con l'anestesia (epidurale, da vent'anni procedura di massa) e vivono anestetizzati dal dolore, preservati dai rischi, controllati a vista, accompagnati ovunque. Da baby sitter, in genere. Le madri lavorano. Sono figli del progresso della scienza e molto spesso di madri vicine ai 40; 35-45 per l'esattezza: destinati, altrettanto spesso, a restare figli unici.
 

Matteo 7,11
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!

Pedagogia d'amore

Lc 18,1-8 In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Quando verrai troverai la fede sulla terra?
E' quello che oggi ci chiedi Signore.
Tu Signore sai tutto, sai come andranno a finire le cose e non ti stanchi di stimolarci in ogni modo e in ogni momento.
La liturgia degli ultimi giorni ci pone davanti un Dio giudice intransigente, un Dio che vorremmo non fosse così.
La parabola della pecorella smarrita, del figliol prodigo , ribattezzate "del buon pastore" e del "padre misericordioso", in queste ultime settimane, che ci separano dalla conclusione dell'anno liturgico, hanno ceduto il posto a visioni apocalittiche, dove la giustizia sembra svincolata dalla misericordia.
Arriverà il tempo in cui non ci saranno sconti per nessuno.
Due che dormono nello stesso letto, il padre e il figlio, il fratello e la sorella,sarano separati da una legge ineluttabile.
Nell'ora in cui cui tutti i nodi vengono al pettine, risuoneranno sinistramente le parole ascoltate tante volte con un po' di fastidio.
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto."( Mat 11,17 )
E' arrivato il tempo della fede, Signore, la fede autentica in te che non dici cose tanto per dire, ma fai ciò che dici.
Signore, la fede è fiducia in te, fiducia illimitata, fiducia che va oltre il baratro, l'abisso che vediamo, la tenebra che ci avvolge, l'angoscia che ci attanaglia.
La fede, Signore, non sta nel chiederti dove sei, perchè difficilmente ti troveremmo lì dove ci ostiniamo a rimanere.
La fede è chiederci dove siamo per prendere coscienza di quanto siamo caduti in basso.
Adamo ed Eva erano andati a nascondersi, pensando che il luogo in cui tu non li avresti visti, dipendesse dal coprirsi la faccia e le vergogne.
Abbiamo preso l'abitudine ai traslochi per non vedere e non sentire le persone che ci stanno attorno, per non mettere mano alla pala per rimuovere le macerie che rendono inabitabile la nostra casa.
Viviamo lontani da noi stessi perchè non accettiamo di vederla diversa da come la vorremmo.
Ma tu ci vedi Signore e hai compassione di noi.
Proprio come un padre che, quando non riesce a convincere con le buone il figlio che sta percorrendo una strada pericolosa,lo minaccia e alza la voce per salvarlo.
Veramente Signore la tua pedagogia è pedagogia d'amore!